107 cani salvati dal trasferimento!

Il settore legale di ALFA vince la battaglia, combattuta per mesi, per salvare oltre 100 cani di un Comune del Lazio.
Cecia e altri 106 randagi rischiavano di essere trasferiti in un altro canile – più economico – in provincia di Napoli, a 500 km di distanza da dove sono ora e, di conseguenza, lontani dai volontari che attualmente se ne stanno prendendo cura e dal Comune che ne detiene la proprietà.

Ad aggiudicarsi il bando al massimo ribasso indetto dal Comune laziale è stata una struttura campana nella quale sono già reclusi altri 900 cani. Si tratta di una struttura già sovraffollata, lontana centinaia di km da un Comune che già non riesce a proteggere la salute dei cani delle strutture vicine.
Certi che Cecia e i suoi fratelli avrebbero trovato un triste destino, con il supporto del settore Legale, ALFA ha portato avanti la propria causa, secondo cui il randagismo e le spese legate al mantenimento dei cani non si possono risolvere con bandi al massimo ribasso. Per altro questo tipo di bando non è consentito neanche dalla normativa vigente, poiché non tengono conto del benessere degli animali.

Laura Clementoni, portavoce ALFA, commenta così: “Siamo felici di questa vittoria! Ricordiamo ai Comuni e ai cittadini che l’unico strumento utilizzabile dalle amministrazioni locali per ridurre i costi legati al randagismo è quello di avviare politiche concrete di prevenzione e di adozione. Solo le adozioni possono ridurre di fatto il costo di gestione dei cani per un ente comunale”.

La ricerca disperata della diaria giornaliera (il mantenimento dei cani che il Comune deve pagare al canile) più bassa non offre alcun risparmio, ma determina solo un aumento dei cani in carico all’amministrazione.

I legali ALFA hanno finalmente sbloccato il passaggio dei 107 cani verso la Campania, perché non è pensabile trasferire animali innocenti come pacchetti postali, senza tenere conto del loro benessere!

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